Libri

La mia ricerca e i risultati del mio lavoro

Regimi di verità
Convivere con leggende e fatti alternativi.

Codice Edizioni, 2019

C’era una volta la verità dei fatti. Siamo nati e cresciuti in un mondo in cui l’appello ai fatti era imperativo, il ricorso alla scienza un obbligo, la ragione delle competenze un vincolo del comportamento professionale, la vita privata un sacro segreto. Poi ci siamo ritrovati in un ambiente sociale, economico e politico completamente diverso, in cui leggende e credenze hanno la stessa credibilità di notizie e conoscenze reali e accertate. Quello che conta non è il contenuto, ma come viene raccontato. Siamo capaci di usare questa nuova forma di intelligenza narrativa, gestendo contenuti testuali e visivi di tutti i tipi, tra parole, link, hashtag, video, foto e meme? Nella fiction economy e nel mondo della post-verità, infatti, siamo noi il bottino da conquistare. Come sopravvivere nel nuovo regime di verità in cui siamo entrati? Questo libro propone alcune possibili soluzioni.

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Corporate Diplomacy
Perché le imprese non possono più restare politicamente neutrali.

Con Vittorio Cino

EGEA, 2019

Uno spettro si aggira per il mondo: è lo spettro della globalizzazione, coi suoi risvolti economico-finanziari ma anche sociali e culturali. Nel nuovo scenario, funzioni e ruoli che un tempo erano di esclusiva competenza dei governi entrano nella sfera di responsabilità dell’impresa. Dal piccolo imprenditore che postando un contenuto online può scatenare una tempesta reputazionale; alle grandi imprese transnazionali che, grazie alla pervasività del digitale, arrivano a mettere in campo un volume di comunicazione senza precedenti. Tutte le aziende possono assumere oggi uno status di soggetto attivo all’interno del sistema delle relazioni internazionali, distinto da quello dei rispettivi governi. Il mondo del business del XXI secolo non può dunque più rifuggire dalla politica, né rimanere politicamente neutrale. L’impresa deve sviluppare la capacità di operare in contesti sempre più ampi attraverso una sorta di politica estera aziendale, basata su due elementi: una lettura dei temi sociali e geopolitici con cui valutare e monitorare rischi e minacce, e una lungimirante attività di corporate diplomacy rispetto ai temi che sono al centro dell’agenda e del dibattito pubblico.

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Fake news: sicuri che sia falso?
Gestire disinformazione, false notizie e conoscenza deformata.

Hoepli, 2018

Prendere decisioni in base alle informazioni disponibili è fondamentale nella vita come nel business. Ma come si fa oggi a decidere se qualcosa è vero o meno? Come sappiamo se una informazione è manipolata, strumentalizzata o semplicemente sbagliata? Le fake news infatti non sono solo le notizie false, ma le notizie inventate, costruite ad arte per farci vivere e percepire una certa realtà. A volte siamo noi che le inventiamo senza nemmeno accorgercene, diffondendo mis-informazione. Altre volte lo fanno professionisti con il compito di creare scene di verità in precise operazioni disinformative o propagandistiche di cui siamo testimoni e spesso inconsapevoli diffusori. Questo libro fa chiarezza sui modi in cui oggi le notizie vengono create, diffuse e strumentalizzate, anche grazie a interviste a media expert, giornalisti e professionisti della comunicazione che lo arricchiscono.

Non solo si spiega nel dettaglio, con moltissimi esempi, come si alterano, manipolano e diffondono le notizie, ma si porta il lettore all’interno di un viaggio, quello del Fakeability Path: un modello usato per illustrare passo dopo passo il sentiero della finzionalità comunicativa, diventata cifra del nostro vivere e percepire sociale. Non viviamo infatti nel reale, ma nel “realistico” – il racconto mediato del reale fatto di link, post, hashtag, filtri, immagini e meme. Dove la “verità” è una “percezione” che si basa sui racconti credibili che ne facciamo. Le regole della comunicazione sono profondamente cambiate, perché è mutato il paradigma di realtà dentro cui siamo stati educati. Non più vero vs falso, ma vero-falso insieme. Benvenuti nella nuova realtà contro-fattuale.

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Storie che incantano.
Il lato narrativo dei brand

Roi edizioni, 2018

Dalle video-novel di Youtube alle Instagram Stories. Dalle narrazioni di marca al brand journalism. Dagli spazi urbani alle piattaforme espanse. Viviamo in un flusso incessante di contenuti e informazioni. L’universo di conoscenze che abbiamo costruito – e che ci portiamo in tasca – passa sempre di più attraverso format e media narrativi. Oggi le storie sono dappertutto: ci curano, ci trasformano, ci atterriscono persino. Con una storia, non siamo più di fronte a un prodotto da comprare, un’azienda da seguire, un marchio da ammirare, un servizio da sottoscrivere. Siamo di fronte all’eleganza di un contenuto, all’ispirazione di un’immagine, alla grazia di un brano musicale, all’autenticità di un gesto che parla di noi. “Storie che incantano” è un libro su come i racconti di marca, prodotto, vita possono diventare distintivi. Su come la risonanza che siamo in grado di creare con gli altri attraverso i racconti può fare la differenza. Che tu sia un amministratore delegato che deve quotare l’azienda, un direttore di funzione che deve riposizionare un marchio o un professionista che vuole migliorare il suo CV dovrai rendere i tuoi pubblici protagonisti di storie che incantano: iper-contenuti che lasciano a bocca aperta. Saper raccontare storie così oggi non è soltanto un vezzo stilistico, ma fa parte delle competenze indispensabili che deve possedere chi desidera ascoltare e farsi ascoltare.

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#IoCredoAlleSirene.
Come vivere (e bene!) in un mare di Fake News

Hoepli, 2017

“E se le fake-news non esistessero, ma fossero piuttosto i nostri cervelli a essere fake?”

Questo agile saggio, il primo in Italia nel suo genere, ribalta il tema delle “false notizie” e della post-verità, affrontandolo da un altro, radicale, punto di vista. Viviamo in un mondo fatto di finzione positiva ed è la nostra mente a creare mondi immaginati, fake appunto, che ci coinvolgono socialmente. Attraverso moltissimi esempi: i giochi di una bambina di 4 anni, i tweet del CERN sulla “Forza”, la foto virale di Starsky e Hutch invecchiati, le scoperte di un ricercatore della NOAA sulle “Scimmie acquatiche”, le monete di Re Fidone, i poster dello Zio Sam e molti altri casi esemplari, comprendiamo come il fake sia ormai la cifra del nostro stare al mondo soprattutto al tempo dei “social media”.

Questo è il primo saggio italiano esaustivo sul tema delle fake newse sulla post-verità. Nella prima parte si mette in evidenza come le “false notizie” non siano solo sinonimo di imbroglio, ma – oggi più che mai – anche sintomo di una serie di ansie apicali legate alla nostra contemporaneità, dispersa su più piattaforme di conoscenza e dominata dalle logiche dei deep media (che ci portiamo addosso). Nella seconda, il volume si concentra sui modi in cui le fake news possono essere lette e gestite, all`interno di nuove regole del gioco della comunicazione pubblica; in cui oggi la contro-fattualità diventa pratica di vita online e offline.
Che ci piaccia o no, dobbiamo imparare a vivere in mondi dove esistono le Sirene.

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Storytelling for Dummies

Hoepli, 2017

Viviamo in una dimensione sociale e professionale dove le tecniche del racconto sono diventate modello di comunicazione e sinonimo di efficacia relazionale. Ma cosa significa raccontarsi e come si fa evitando errori grossolani e perdite di tempo?

Storytelling For Dummies consente a tutti i lettori curiosi e di ogni età di avvicinarsi allo “storytelling” e allo “storydoing” per poterli utilizzare nella vita di tutti i giorni: dai social media al web, dal colloquio di lavoro a una attività di branding aziendale, dalla creazione di una foto o un video alla redazione di una mail. Il libro non è fatto per gli scrittori e non insegna a scrivere ma è pensato per tutti quelli che vogliono migliorare le proprie capacità di racconto sul lavoro e nella vita (storytelling on life!), visto che lo storytelling è diventato un modello indispensabile di relazione personale e professionale.

  • Che cosa è lo Storytelling
  • Le costanti di un racconto personale e professionale
  • Come si costruisce un racconto efficace: passaggi chiave
  • Non c’è racconto di sé senza conflitto: progettare le emozioni narrative
  • Visual Storytelling e costruzione degli immaginari visivi
  • Racconti scritti, relazionali, digitali: differenze e punti di attenzione
  • Gli habitat narrativi: strumenti on line e off line per raccontarsi
  • Errori da evitare nei racconti personali e professionali di Sé

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Storytelling d`impresa.
La guida definitiva

Hoepli, 2016

Viviamo in un tempo dove si compete narrativamente. Si racconta per posizionare un prodotto, per dare significato commerciale a una marca, per ottimizzare un`identità digitale, per coinvolgere su un progetto di vita. Si racconta per collocare in un mercato elettorale un politico, per orientare un`economia, per fare un attacco militare. Sopravvive meglio chi riesce a far fronte alle cosiddette story-wars e a convivere con le arene narrative dei nostri mercati e dei nostri scenari mediatici. Battaglie narrative dove lo scontro non è più soltanto sulla qualità, la velocità, la relazione, i social media, il web 2.0, ma anche e soprattutto sulla narrazione che si fa del proprio mondo: di marca, prodotto, vita e sulla capacità di riscrivere o sovrascrivere quello degli altri.Ma cosa vuol dire raccontare in questi termini?Questo testo è pensato per rispondere ed essere una guida complessiva allo Storytelling d`impresa. Il testo spiega in dettaglio e con numerosi esempi, le tecniche, i processi e gli strumenti dello Storytelling individuale e organizzativo, in particolare quest`ultimo – il Corporate Storytelling – indispensabile per raccontarsi sui mercati saturi come aziende.Il volume è organizzato in grandi parti propedeutiche allo Storytelling d`impresa: il perché, il cosa, il dove e il come. Completano il lavoro, molti casi nazionali e internazionali e numerose interviste a donne e uomini che ricoprono varie responsabilità organizzative nel marketing, nella comunicazione e nella direzione d`impresa.Le storie si nascondono. Vanno cercate, inseguite, trovate e trattenute. E al momento giusto, raccontate.

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Space Drama.
Raccontare gli spazi commerciali

Il Sole 24 Ore Cultura, 2016

Quando visitiamo uno spazio vogliamo emozionarci e sentirci protagonisti di un racconto che rispecchi le nostre vite. Difficilmente una Fiera o una Exhibition ci lascerà un segno senza una narrability: un racconto significativo per noi. E’ l’esistenza infatti il nuovo campo di applicazione commerciale e solo spazi esistenziali che sanno raccontarsi possono diventare veri e propri luoghi di promozione e vendita. Uno “spazio narrativo” è uno luogo che arricchisce il visitatore, lo trasforma e lo invoglia a tornare perché nell’esperienza di visita trova qualcosa che non solo risponde a ovvie esigenze pratiche ma crea, con ecosistemi mediatici (on line e off-line) un legame di riconoscimento. Ma quali sono i format e gli strumenti (reali e virtuali) che ci aiutano a progettare e far vivere Fiere ed Exhibition di questo tipo? Il testo che avete fra le mani è il primo volume italiano che analizza, con modelli teorici e casi pratici, come ideare e far vivere spazi commerciali con lo storytelling e con quali ecosistemi mediatici far circolare il racconto del proprio evento esibitivi. I luoghi possono risuonare e la memorabilità di un punto promozionale e di vendita dipende dallo “space drama” che sapremo costruire per rendere esaltante l’esperienza di incontro tra noi e lo spazio visitato.

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Siamo tutti storyteller.
Dalla fiction americana alla politica

(con Ester Mieli)

Giulio Perrone editore, 2014

Lo storytelling è la scienza del racconto impiegata come strategia di comunicazione persuasiva, in ambito politico, economico e aziendale. Capirne i meccanismi e l`applicazione permette di scegliere con cognizione la più adeguata matrice narrativa per elaborare il racconto di sé, comprendere la narrazione in cui si è immersi e generare un maggiore livello di consapevolezza e libertà. In particolare in politica, un leader si trova continuamente di fronte alla grande sfida di dover conquistare prima di tutto il cuore del suo pubblico: per farlo, oltre alla sua immagine e alle sue abilità, deve saper raccontare la propria storia seguendo una precisa strategia del racconto. Ecco perché l`arte di governare ha sempre più bisogno dell`arte di narrare di modo che il racconto politico divenga il luogo in cui leader ed elettore si incontrano e confrontano all`interno di un riconoscimento comune di storie. Molti film andati in onda negli ultimi anni hanno suggerito diverse ed efficaci strategie di comunicazione ai personaggi politici. Ma è soprattutto nelle fiction che oggi si trovano gli spunti più interessanti di riflessione. Andrea Fontana ed Ester Mieli ne hanno analizzate alcune tra le più note, ognuna delle quali mette in luce una o più caratteristiche che il personaggio politico dovrebbe possedere per produrre un racconto efficace e credibile e, quindi, per generare consenso tra gli elettori e conquistarne la fiducia. Attraverso The Mentalist viene analizzata la capacità di influenzare gli elettori e di gestire i propri drammi personali; con Breaking Bad si fa riferimento alla personalizzazione della politica e alla necessità di trovare il giusto equilibro nella ricerca del potere; Lie To Me dimostra come padroneggiare le espressioni che tradiscono le bugie e quanto possa essere pericoloso e facile da smascherare un racconto non credibile o addirittura menzognero; Il Trono di Spade è un`ottima metafora per spiegare le tante correnti in seno ai gruppi politici.

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Il ponte narrativo.
Le scienze della narrazione per le leadership politiche contemporanee

(con Gianluca Sgreva)

Lupetti, Milano 2011

I nuovi soggetti politici che si trovano di fronte a mutamenti storici profondissimi hanno la forte necessità di ridefinire l’immaginario e il linguaggio politico, alla ricerca di nuovi sistemi valoriali, etici e di azione sociale. Le scienze della narrazione raggruppano oggi un vasto sistema di discipline, tra cui lo storytelling che si traduce in metodologie tese a creare racconti influenzanti in cui vari pubblici possono riconoscersi. “Ponte narrativo” indaga lo storytelling applicato alla politica e, più precisamente, identifica un metodo strutturato di comunicazione per la leadership in campagna elettorale, in una prospettiva capace di coniugare il rigore dell’analisi teorica con la chiarezza di esempi legati alla politica italiana e internazionale. Il libro è suddiviso in quattro parti. La prima introduce il tema delle scienze della narrazione nella politica contemporanea; la seconda entra nello specifico del metodo attraverso i numerosi casi osservati; nella terza si approfondiscono le tecniche della narrazione applicate al campo politico; infine, nella quarta, si dimostrano le basi del metodo. Un’agile guida per fare fronte alle sfide generate dal mutevolissimo rapporto tra società e politica. Uno strumento fondamentale dedicato non solo agli appassionati e ai professionisti, ma a tutti coloro che vogliono avere uno sguardo consapevole e aggiornato sulla politica e sulle tecniche di narrazione sempre più adottate da ogni schieramento.

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Storytelling kit.
99 esercizi per il pronto intervento narrativo

(con Federico Batini)

Rizzoli Etas, Milano 2010

Le competenze narrative, fuori e dentro l`azienda, sono sempre più necessarie per leggere, interpretare e gestire le dinamiche sociali, economiche, politiche e gestionali d`impresa. Ma imparare a raccontare non è cosa semplice. Diamo per scontato di saperlo fare, ma non è così: non ci accorgiamo quando assumiamo acriticamente una narrazione e la facciamo per sempre nostra; non siamo consapevoli di come costruiamo implicitamente le nostre storie professionali. O quelle dei nostri prodotti e dei nostri marchi. Questo libro, un vero e proprio “kit” per imparare a raccontare, fornisce al lettore indicazioni concrete su come costruire storie su di sé, sui propri prodotti e sulla propria impresa, imparando a scegliere lo schema narrativo e il linguaggio giusto, a programmare i personaggi, a scegliere i “canali” di diffusione più adatti al racconto. Un vademecum per provocare storie e far pensare attraverso le storie, con “impulsi alla narrazione”, esercitazioni e tracce che potranno essere usati immediatamente: per promuovere la carriera, lanciare nuovi prodotti, creare legami con i colleghi, organizzare eventi mediatici e potenziare l`immagine della propria azienda.

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Marketing narrativo.
Usare lo storytelling nel marketing contemporaneo

(con Joseph Sassoon, Ramon Soranzo)

Franco Angeli, Milano 2010

Per il marketing d’impresa non basta più informare, comunicare, coinvolgere, ma diventa necessario narrare. È questa la nuova frontiera: i brand iniziano a raccontare storie. I prodotti iniziano a essere storie. E il marketing diviene narrativo. Il volume (rivolto a studenti, ricercatori, docenti, esperti e consulenti di product e brand management) offre un importante approfondimento di queste nuove tendenze.

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Storyselling.
Strategie del racconto per vendere se stessi, i propri prodotti, le proprie aziende

Rizzoli Etas, Milano 2010

Compriamo storie quando votiamo i nostri politici. Compriamo storie quando acquistiamo prodotti. Compriamo storie quando ci lasciamo sedurre da un marchio. Così, individui, prodotti, imprese, istituzioni si raccontano. Chiunque voglia generare attenzione, essere ricordato, influenzare un pubblico – all`interno dei mercati saturi – deve conoscere le tecniche della narrazione. Per cercare lavoro. Per la reputazione. Per posizionare i prodotti. Per farsi eleggere. Per battere la crisi di fiducia. Per generare appartenenza. Per riposizionare un`identità d`impresa “invecchiata”. Per rivitalizzare un territorio o rilanciare una città. I motivi sono molti. I tesori da raggiungere enormi. Ma come ci si deve raccontare? Quali sono le storie che rimangono di più e di cosa parlano? Come invogliare all`acquisto di una storia (d`impresa, di prodotto, di territorio, di carriera, di vita…)? Esiste un modello operativo che – dallo story-telling (la storia) – passi allo story-selling (la vendita)?

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Manuale di Storytelling.
Raccontare con efficacia prodotti, processi e identità d’impresa

Rizzoli Etas, Milano 2009

La vita quotidiana è costantemente avvolta da una rete narrativa che filtra le percezioni, stimola i pensieri, evoca le emozioni, eccita i sensi, determinando azioni di adesione e acquisto. Questo manuale descrive lo storytelling e mostra come imparare a utilizzarlo in modo chiaro e operativo. Presenta le ragioni e le possibili applicazioni di questo strumento per raggiungere gli obiettivi aziendali e di profitto: affermare identità e vision d`impresa; gestire il brand e la comunicazione interna ed esterna; formare e sviluppare il personale; potenziare il design di prodotto, la pubblicità e l`esperienza del cliente. I principi teorici enunciati nel manuale vengono resi comprensibili e traducibili sul piano operativo grazie allo studio di alcune importanti realtà aziendali del mercato italiano, tra cui Vodafone, Autostrade, Costa Crociere, Zambon Group e Schneider Electric.

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